Avatar, la Leggenda di Korra & Aang


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  1. @Les
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    CITAZIONE
    Durante dei corsi sul tema "autocrazia", dei ragazzi delle scuole superiori tedesche non credono che, al tempo d'oggi, il mondo occidentale e la Germania possano permettere l'insorgere di nuovi totalitarismi. Per mostrare quali dinamiche possono intervenire per produrre un simile risultato, il prof. Reiner Wenger decide di fare un esperimento nella sua classe. Ma la situazione gli sfuggirà ben presto di mano, dando vita non volendo a "L'Onda", un gruppo violento ed estremista.

    Ispirato ad un fatto realmente accaduto, questo L'Onda è una produzione tutta tedesca, da poco approdata nelle nostre sale. Il film si presenta subito come un ottimo lavoro, capace di catalizzare l'attenzione sia grazie ad una struttura tecnica e soprattutto artistica validissima, sia grazie alla centralità di un tema delicato e intrinsecamente interessante, che viene qui ripreso e trattato con sapiente spirito critico. Nessun moralismo, pochi "messaggi" per lo spettatore, molta descrizione. Descrizione e narrazione, dal punto di vista della macchina da presa. Questo è L'Onda. Con occhi increduli assistiamo all'inquietante svolgersi degli eventi, notando con orrore che nemmeno a noi, come ai ragazzi, sembra assurdo che da così innocenti premesse si arrivi ad un simile eccesso. Merito questo dei realizzatori dell'opera, che proprio grazie all'impostazione asciutta, neutra e disinteressata che hanno scelto, riescono a rendere spaventosamente chiaro e credibile tutto ciò che accade sullo schermo. Discreto il cast, se si esclude - in positivo - l'attore protagonista Jürgen Vogel, che pur non spiccando certo per bravura e carica interpretativa, si rivela una scelta azzeccatissima per la parte del prof. Wenger, calzando i suoi abiti a pennello senza quasi accorgersene.

    Buon film, questo L'Onda. Un lucido ritratto, parzialmente vero, di come sia possibile, in pochissimo tempo e con le mosse giuste, creare un regime totalitario anche tra i gruppi più impensabili di persone. Un ottimo esemplare di cinema tedesco che speriamo saprà farsi notare e costruirsi la propria strada nel panorama internazionale. Perché se lo merita. Se lo merita non solo per aiutare il popolo tedesco a vincere i fantasmi del passato che evidentemente ancora tormentano la sua coscienza; se lo merita perché è un'opera bella, ben fatta, coraggiosa e soprattutto che ha molto da insegnare a tutti. E lo fa divertendo. E questo non è affatto poco.

     
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5 replies since 7/12/2011, 21:05   125 views
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